Centro di comunità, segno di speranza nel futuro
Non solo una nuova chiesa, seppur temporanea in attesa della ristrutturazione della Collegiata, ma soprattutto un centro di aggregazione per l’intera comunità. E’ stata quella di sabato 25 una festa del patrono particolare per San Ginesio con l’inaugurazione, nel Parco del Colle Ascarano, del Centro di Comunità realizzato grazie al sostegno di Caritas Italiana. Al taglio del nastro erano presenti l’arcivescovo Francesco Giovanni Brugnaro, il sindaco Giuliano Ciabocco, il direttore di Caritas Italiana don Francesco Soddu, il parroco padre Antonio Tripaldi, la banda cittadina, la Corale Bonagiunta che ha solennizzato con i canti la messa di inaugurazione, autorità civili e militari, ma soprattutto tanti ginesini felici di poter riavere, a due anni dal terremoto, un loro luogo di aggregazione. “Un esempio singolare di sinergia tra la responsabilità dell’amministrazione comunale, l’attività della parrocchia, l’intervento della Caritas Italiana – così l’arcivescovo Francesco Giovanni – Insieme hanno permesso agli abitanti di avere di nuovo un luogo di incontro intorno al quale ricostruire lentamente il senso di comunità che il terremoto ha disgregato distruggendo non solo le case, ma anche le bellezze delle chiese e quanto rendeva e rende San Ginesio una cittadina famosa per la storia e la cultura.
Con questo segno importante si dà fiducia nel futuro perchè chi parla di futuro senza operare concretamente nel presente significa che non crede nel futuro stesso”. “Una giornata importante per San Ginesio e i suoi abitanti - l’ha definita il sindaco Giuliano Ciabocco - A distanza di due anni dal terremoto e grazie alla Caritas e agli amici che hanno donato questa struttura riusciamo, infatti, ad avere la nuova chiesa che potrà fungere anche come luogo di incontro per cittadini e associazioni. Un segnale davvero importante per la nostra comunità dato, purtroppo, da privati perchè la ricostruzione pubblica è ancora ferma al palo”.
Una struttura resa possibile, come detto, dall’intervento di Caritas Italiana che “raccoglie i bisogni dei singoli territori e in essi convoglia la solidarietà concreta che perviene dalle offerte ricevute - secondo quanto detto dal direttore don Francesco Soddu – Una vicinanza che la Caritas manifesta per l’intera diocesi di Camerino – San Severino Marche per testimoniare anche l’attenzione verso un territorio che fortunatamente non ha avuto vittime a causa del sisma, ma che proprio per questo rischia di non ricevere le dovute attenzioni”.