
SAN SEVERINOMARCHE


MARIO STAFFOLANI
Sauro Brandoni

Avviare un approfondimento della Evangelii gaudium secondo quanto indicato da papa FrancescoA tal scopo, i delegati marchigiani, i componenti del Servizio per l’attuazione del 2° Convegno regionale (Serac), le Commissioni regionali per la Famiglia e il laicato si sono ritrovati, sabato 6 febbraio, presso il Centro Giovanni Paolo II di Loreto per raccogliere l’invito del Papa, approfondire l’Evangelii gaudium e impostare un’azione pastorale improntata alla sinodalità, grazie all’incontro: Da Firenze: famiglia, corresponsabilità, creatività. Presenti il cardinale Edoardo Menichelli, arcivescovo di Ancona e presidente della Conferenza Episcopale Marchigiana, il vescovo di Jesi, mons. Gerardo Rocconi responsabile del Serac, il vescovo di Camerino-San Severino Marche, mons. Francesco Giovanni Brugnaro che ha accompagnato il cammino del convegno di Firenze e il vescovo di Fabriano-Matelica, mons. Giancarlo Vecerrica incaricato dalla Cem per la pastorale giovanile.
L’incontro di Loreto vuole impostare un’azione pastorale improntata alla sinodalità

Messaggio dell’Arcivescovo per la S. Pasqua
Carissimi Tutti,
La Pasqua di quest’anno giubilare ci trova inseriti da tempo e con impegno pubblico e personale nel comprendere la misericordia e nel viverne il rinnovamento esistenziale che essa comporta. Il Papa Francesco richiama continuamente i frutti spirituali e corporali che si attende dai fedeli e dalla Chiesa come occasione felice di grazia e di conversione sia per l’annuncio del Vangelo, sia perché i cristiani siano nel mondo testimoni dell’amore di Cristo e rispondano ai mali contemporanei con una carità coraggiosa e fedele fino al martirio.
Che cosa mette in evidenza la Pasqua? Essa è il compimento della Promessa di Dio fatta fin dall’inizio della storia d’Israele. Nella morte e risurrezione di Gesù ogni uomo trova la salvezza.
Questa fedeltà alla promessa si realizza in un racconto umile ma ricco di speranza per l’umanità. Uno dei due ladroni che è in croce con Gesù, riconoscendone l’innocenza – Egli «non ha fatto nulla di male…» (Lc 22,41-43) – compie un passo inaudito e decisivo per lui e per tutti: egli si fida dell’uomo in croce dicendogli: «Gesù ricordati di me quando entrerai nel tuo regno». Ottiene così la risposta di Gesù, del Figlio della Misericordia: «In verità ti dico: oggi con me sarai in paradiso» Appena il Paradiso è riaperto, il primo ad entrare per quella porta è un ladro! Per accedere alla salvezza, egli non ha fatto altro che fidarsi di Gesù!